Santiago Bernabeu: quanto è grande il Napoli?
da Constance Rigot | da Constance Rigot
Era il 16 Dicembre 1987 quando il Napoli mise piede per la prima e ultima volta nel mitico stadio Santiago Bernabeu. Maradona e compagni trovarono di fronte la solita grande squadra, che pose le basi per la qualificazione grazie ad un 2-0 firmato Michel e da un autogol di De Napoli. Dopo le tante vicissitudini trascorse, i partenopei si presentano 30 anni dopo nel tempio dei Galacticos da ovvi sfavoriti ma al massimo della forma e con tanta voglia di stupire. Dalla parte del Napoli un gioco scintillante, veloce ed efficace. Il Real Madrid, manco a dirlo, è una industria del calcio, i cui “operai” sono gente del calibro di Cristiano Ronaldo, Benzema, Modric, Ramos, Morata e tanti altri…
Cristiano Ronaldo, il pericolo numero uno.
95 gol in Champions League, miglior marcatore della storia del più glorioso torneo in Europa: è solo uno dei tantissimi record di Cristiano Ronaldo, che ha recentemente aggiunto alla sua ricca bacheca il quarto Pallone d’Oro e il Mondiale per Club. 11 volte ha timbrato il cartellino contro squadra italiane, 7 volte nelle ultime 6 partite, 5 contro la Juventus e 2 con la Roma. Nemmeno il suo club è “niente male”: non brilla sul piano del gioco, ma è in testa alla Liga con un punto di vantaggio e due partite da giocare sugli eterni rivali del Barcellona. E poi in Champions League è campione in carica.
- La vittoria del Real Madrid è quotata .
- Con handicap -1 il successo blanco è dato a .
- Cristiano Ronaldo Primo Marcatore moltiplica per .
Correre di più e più veloce
Non hanno certo pianto i tifosi del Napoli quando lo scorso 12 Dicembre l’urna di Nyon ha riservato loro cotanto avversario. La squadra di Sarri era già entrata in una straordinaria serie positiva da 11 vittorie in 13 partite. Da quando Mertens ha iniziato a fare la punta centrale ed è salito il rendimento di Insigne, il Napoli è diventato una macchina da gol capace di rimontare fino al terzo posto in Serie A e di mettere a segno ben 57 reti. Appare anche chiaro cosa devono fare i partenopei al “Bernabeu”: ritmo alto, veloci ripartenze e massima concentrazione. Solo così si può sperare in un risultato positivo per poi sfruttare la bolgia del San Paolo al ritorno. Callejon, Insigne, Mertens e i loro compagni hanno la penna in mano e il libro aperto: starà a loro scrivere la storia del club, ferma all’1-1 del 30 Settembre 1987 firmato Francini e Butragueño.
- l'Entrambe le squadre a segno.
- L’Over 2,5 è dato a .
- Dries Mertens Marcatore è dato a .