Mete, numero di punti, bonus… le insidie da evitare per le scommesse sulla Champions Cup Rugby di questa stagione
da Fred Feze | da Valeria Rudmann
Rugby: la Champions Cup inizia questo weekend
Dal 6 dicembre 2024 al 24 maggio 2025, la stagione della Champions Cup metterà alla prova il Benetton Rugby Treviso che torna nella massima competizione europea di rugby dopo 5 stagioni. La squadra veneta sarà l'unica formazione che rappresenterà l'Italia in campo europeo.
Oltre alla Benetton, la Champions Cup vedrà scendere in campo grandi formazioni come lo Stade Toulousain, il Toulon, lo Stade Français, il Clermont e Leinster, Saracens e Munster, avranno tutte le loro carte da giocare.
In sintesi, i club europei più rinomati si contenderanno per mesi il titolo tanto ambito. Tuttavia, scommettere sulla Champions Cup richiede di capire le peculiarità di questa competizione e di evitare alcuni errori comuni per avere successo.
La Champions Cup: una competizione in cui le mete fioccano!
Nella Champions Cup, annoiarsi è impossibile. Questa competizione, spesso paragonata alla Champions League del calcio, offre un'infinità di emozioni. Con 468 mete segnate e una media di 7,43 mete per partita nella stagione 2023-2024, è indubbiamente l'evento rugbistico più prolifico in termini di punti realizzati. Scommettere su un basso numero di mete segnate non è quindi una scelta consigliabile.
In confronto, la Challenge Cup (la seconda competizione europea di rugby a XV) ha visto solo 294 mete nell'ultima edizione, con una media di 5,76 mete per partita. Anche il Top 14 non è spettacolare come la Champions Cup, con una media di 5,5 mete per incontro nella scorsa stagione.
La Champions Cup è la competizione di rugby con il maggior numero di mete a partita.
L’anno scorso, squadre come Stade Toulousain (47 mete), Union Bordeaux-Bègles (38), Harlequins (36), Northampton Saints (33) e Leinster Rugby (31) si sono distinte per il maggior numero di mete segnate.
È quindi evidente che la Champions Cup favorisce le scommesse su un numero elevato di mete segnate (ad esempio, le opzioni Over/Under mete).
Una media di punti quasi imbattibile
Nello stesso contesto, anche il numero totale di punti per partita è incredibilmente alto in Champions Cup. Ad esempio, nella stagione 2023-2024, si è registrata una media di ben 54,5 punti per incontro! Un dato nettamente superiore a quello della Challenge Cup (48,1 punti/match) o del Top 14 (47,9 punti/match).
Anche qui, lo Stade Toulousain si è distinto nella scorsa edizione con 342 punti complessivi, seguito dal Bordeaux-Bègles con 258 punti. Se si è abituati a scommettere sul totale di punti, la Champions Cup 2024-2025 sarà una ghiotta occasione per divertirsi
I bonus: un fattore strategico da non sottovalutare
Un aspetto spesso trascurato dagli scommettitori è l’impatto dei punti bonus in Champions Cup. Sono previsti due tipi di bonus:
- Bonus offensivo: Un punto bonus viene assegnato a ogni squadra che segna 4 mete o più in una partita. Nella fase a gironi, le squadre in lotta per la qualificazione possono correre più rischi in attacco per garantirsi un punteggio alto.
- Bonus difensivo: Se una squadra perde una partita con uno scarto di 7 punti o meno, riceve un punto bonus difensivo. Questo bonus può influenzare il risultato finale, poiché una squadra in difficoltà potrebbe concentrarsi sulla difesa per mantenere lo scarto ridotto e ottenere così il punto necessario per la qualificazione.
Bisogna ricordare che questi bonus sono cumulabili. Ad esempio, una vittoria normale assegna 4 punti, ma una squadra che perde con uno scarto di 7 punti o meno e segna almeno 4 mete può ottenere 2 punti. Questo aspetto è cruciale per il calcolo dei punti nei gironi.
Se una squadra sfavorita ha bisogno di un solo punto per qualificarsi, scommettere sul bonus difensivo potrebbe rivelarsi una scelta intelligente.
Scommesse con handicap: un’opzione da considerare
Infine, un altro tipo di scommessa sul rugby molto conosciuto: la scommessa con handicap. Non è la scommessa più facile da padroneggiare a prima vista, ma alcuni dati aiuteranno a guidare le scommesse sull'edizione 2024-2025 della Coppa dei Campioni.
Le statistiche mostrano che la stragrande maggioranza delle partite termina con uno scarto superiore a determinati margini. Ad esempio, l'85% delle partite ha un margine di almeno +2,5 punti, mentre il 73% ha un margine superiore a +4,5 punti. In altre parole, c'è uno scarto di una meta o più in ¾ delle partite, il che è piuttosto elevato.
Sono frequenti anche divari più ampi: il 65% delle partite ha un margine superiore a +7,5 punti e quasi la metà (44% delle partite) ha un divario superiore a 14 punti. Per quanto riguarda gli handicap ancora maggiori, il 34% delle partite ha superato i +19,5 punti, il 23% ha raggiunto una differenza di 25 o più punti e il 18% ha avuto un distacco di almeno 30 punti, il che rappresenta comunque una partita su 5.
In quasi metà delle partite della scorsa stagione c'è stato uno scarto di almeno 15 punti.
Quindi non si deve paura e biosgna lasciarsi tentare dalle scommesse sul point spread in questa 30ª edizione della Coppa dei Campioni di rugby.
Le squadre che giocano in casa: un valore sicuro
Come spesso accade nel rugby, le squadre che giocano in casa hanno un netto vantaggio. La Champions Cup non fa eccezione! Nella stagione 2023/2024, il 68% delle partite è stato vinto dalla squadra di casa, contro il 30% di successi in trasferta.
Il pareggio, invece, è un evento molto raro, verificatosi solo nel 2%-4% delle partite. Lo scorso anno, ad esempio, si è verificato solo due volte, inclusa la finale tra Leinster e Stade Toulousain.
Per le scommesse 1X2, bisogna concentrarsi principalmente sulle vittorie casalinghe, soprattutto se non si conoscono a fondo i dettagli della competizione.
